(Roma, 19 giugno 2024) – Dalla video inchiesta di Fanpage.it “Gioventù Meloniana”, emerge chiaramente il tentativo di mostrare la doppia identità di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia: quella ufficiale ‘vanto della leader Meloni‘ di giovani leve impegnate in politica che si mostrano moderate davanti ai giornalisti e la ‘dimensione comunitaria‘ dove questi stessi giovani inneggiano al fascismo, fanno il saluto romano, urlano ‘duce‘ e ‘sieg heil‘, rimpiangono l’operato dei terroristi neri NAR, cantano ‘boia chi molla‘ identificandosi come ‘camicie nere‘ e ‘camerati‘.
Dalle immagini emerge anche l’intenzione di alcuni esponenti di Gioventù nazionale di voler finanziare l’organizzazione utilizzando come escamotage l’attivazione, con altro ente, di un programma di servizio civile finanziato dallo Stato.
Alla luce dell’inchiesta come Partito democratico abbiamo dunque presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi al Question time di oggi, chiedendogli di intervenire per impedire ogni forma di propaganda legata al fascismo, alla sua apologia e domandandogli se sia vero o meno che all’interno dell’organizzazione politica giovanile di Fratelli d’Italia operino volontari del Servizio Civile Universale, in palese violazione della legge.
Purtroppo però da FdI nessun riscontro. A rispondere al Question time avrebbe dovuto esserci, appunto, il ministro Piantedosi. Al suo posto, invece, si è presentato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani, membro di FdI, il quale, invece di rispondere nel merito delle questioni poste, si cimenta in una disquisizione sul giornalismo d’inchiesta. Eppure bastava condannare parole e comportamenti dei giovani fascisti ripresi da Fanpage. E magari assicurare indagini e provvedimenti.
Non ci resta che constatare che in FdI non c’e’ nessuna volontà di rompere con quella tradizione e con le pagine più buie della nostra storia.
Ci troverete sempre dalla parte opposta a difendere la libertà, la democrazia e la Costituzione antifascista.
Qui il link per rivedere la video inchiesta di Fanpage.it