(Roma, 5 dicembre 2023) – Le parole pronunciate ieri durante un dibattito pubblico dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro – “Serve una riforma del Csm che prevede di ‘spezzare le reni’ al correntismo cancerogeno che lede anche l’onorabilità della Magistratura, per evitare di assistere al triste spettacolo a cui abbiamo assistito nella lettura del libro di Palamara. E’ necessario intervenire in maniera radicale con meccanismi di sorteggio. Perchè solo con il sorteggio io impedirà che si formino correnti all’interno delle quali viga la legge non del merito ma delle affiliazioni” -, evidenziano ancora una volta l’inadeguatezza e l’inopportunità oggettiva di poter proseguire il suo ruolo.
Ancora una volta abbiamo dovuto ascoltare parole incompatibili e inaccettabili da parte di chi rappresenta il Governo di un Paese democratico.
Un sottosegretario non può usare le parole di un dittatore fascista; non può pensare di portare la discussione sulla giustizia su un terreno fatto di minacce verso la Magistratura.
Il linguaggio e la protervia con cui si caratterizza il comportamento di Delmastro vanno ben oltre la libertà di opinione, quello di Delmastro è un atteggiamento sovversivo. Ci rivolgiamo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro della Giustizia Nordio perché revochino immediatamente le deleghe a Delmastro per rispetto delle Istituzioni repubblicane che rappresentano.
Qui il mio intervento in Aula.