(Roma, 18 luglio 2023) – Il contrasto all’emergenza abitativa è un tema che ha risvolti politici, sociali e umani. La casa è la base per avere una vita piena e soddisfacente, non può essere un privilegio o una merce in mano pochi. Non possiamo accettare che pezzi di società siano esclusi da un diritto fondamentale come quello della casa.
Lavoratori, studenti, migranti, si tratta di una ingiustizia sofferta dai più vulnerabili, ma che coinvolge sempre di più fasce ampie della popolazione.
E’ la vita degli altri, insomma, quelli che questo Governo e questa maggioranza non vogliono vedere e con cui continuano ad avere un enorme problema politico prima ancora che culturale, un problema istintivo, specie se chi è escluso da questo diritto è straniero.
Il fatto è che questo Governo non si interessa di chi ha più bisogno. Dalla pandemia in poi l’emergenza abitativa riguarda fasce sempre più ampie di popolazione. Aumentano i giovani che non riescono ad accedere alla casa, a canoni che siano compatibili con il loro reddito e con un lavoro troppo spesso discontinuo e precario; aumentano gli studenti, che protestano come avvenuto nei mesi scorsi in tante città italiane contro il caro affitti; aumentano le famiglie costrette a vivere in condizioni di sovraffollamento, in abitazioni del tutto inadeguate sia dal punto di vista energetico che sismico; aumentano le sentenze di sfratto, in particolare di quelle di morosità incolpevole; quasi 300 mila persone vivono in area a rischio alluvioni e di eventi idrogeologici mentre 21milioni cittadini abitano zone ad alto rischio sismico. Senza inoltre contare che nel nostro Paese ci sono oggi più di 80mila alloggi pubblici e privati che richiedono interventi di riqualificazione e di riassegnazione a chi ne ha bisogno. Un tema quindi, quello della casa, dalle dimensioni complesse che incrocia il disagio sociale, il diritto allo studio, la questione ambientale, l’emergenza climatica, la rigenerazione delle città e la riqualificazione delle periferie, e che necessita di un cambio radicale di rotta.
L’obiettivo deve essere quello di avviare, nel nostro Paese, un nuovo piano, approvando una legge quadro sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, riscoprendo una stagione importante di investimento nell’edilizia residenziale pubblica, ma anche di un rapporto positivo, virtuoso con il privato, puntando soprattutto al recupero e alla riqualificazione degli alloggi popolari e sociali.
Qui il testo della mozione PD presentata alla Camera e qui le proposte dem.
Qui sotto il mio intervento in Aula alla Camera sull’emergenza abitativa in Italia.