(Como, 10 maggio 2023) – Ennesimo, tragico incedente sul lavoro accaduto questa volta nel comasco sul lago di Como, a Sala Comacina dove Daniele Caraccio, operaio edile di 55 anni ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere sulla strada della Vecchia Regina, cadendo a terra da un’altezza di tre metri, un volo che gli è stato fatale. Un altro lavoratore che non farà più rientro a casa. Il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari e ai colleghi di Daniele.
Quella dei morti sul lavoro è una piaga che non accenna a guarire. Nel 2022 si sono contati tre morti sul lavoro al giorno per un totale di 1.090 decessi. E i dati dell’Inail riferiti al primo trimestre del 2023 peggiorano ulteriormente facendo registrare un aumento dei morti del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022: 196 vittime contro 189, con un picco di crescita nel Nord-Ovest, +22,4%.
Il rischio di incidenti cresce nelle imprese piccole e dove il lavoro è più precario. E’ dunque necessaria una riflessione seria sul tema della precarietà del lavoro, anche alla luce delle norme di liberalizzazione del subappalto e delle recenti modifiche introdotte con il Dl lavoro varato recentemente dal Governo Meloni.
La cultura della sicurezza si costruisce su una rete di responsabilità condivise, chiarendo i ruoli, rafforzando l’attività ispettiva, investendo in sicurezza sui luoghi di lavoro. Negli ultimi anni si è cercato di intervenire incrementando l’organico dell’Ispettorato nazionale del lavoro, raddoppiando e anche triplicando, in alcuni settori, le ispezioni, e introducendo nuovi strumenti per verificare l’effettiva congruità della mano d’opera utilizzata. Occorre assumere gli ispettori che sono in attesa di entrare in servizio, garantendo operatività all’Inail anziché farlo diventare luogo di occupazione di potere con scelte inedite di commissariamento da parte del Governo. E non è più rinviabile una riflessione sull’introduzione nel codice penale della fattispecie di omicidio sul lavoro e di lesioni personali gravi o gravissime commesse in violazione di norme vigenti, su cui ho depositato una proposta di legge.
Occorre implementare questa strada, proseguendo nell’analisi delle ragioni strutturali di questo triste fenomeno con politiche industriali adeguate e contrastando la precarietà del lavoro.