(Roma, 22 marzo 2023) – Oggi è la Giornata mondiale dell’Acqua, il World Water Day 2023, quest’anno dedicato ai cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo anche gli equilibri idrogeologici del pianeta.

Acqua e clima sono strettamente legate. Dall’aumento delle inondazioni, dall’imprevedibilità delle piogge, fino alla siccità, gli impatti del cambiamento climatico sull’acqua si fanno sentire e hanno un ritmo sempre più rapido con conseguenze devastanti.

Siccità e abbondanza, sono le due facce dell’emergenza idrica; in mezzo la cattiva gestione e l’abuso di questa importantissima risorsa. Condizioni che, unite insieme, hanno intensificato lo stress idrico, minacciando i molti aspetti della vita che dipendono da questa fondamentale materia.

Da un lato la scarsità di acqua, causata da prolungate siccità e spesso da una inappropriata gestione delle risorse idriche, è causa di problemi per la fornitura d’acqua necessaria al sostentamento delle attività umane, agricole e industriali. Dall’altro, assistiamo in maniera repentina a piene, alluvioni e dissesto idrogeologico causati da fattori meteorologici sempre più estremi e imprevedibili per intensità e durata.

Gli scienziati di tutto il mondo, attraverso studi, rapporti, ricerche, sono ormai concordi nell’evidenziare il rischio elevato di una crisi climatica globale ormai in atto e da fermare quanto prima attraverso politiche globali e nazionali che puntino a mitigare e frenare l’innalzamento della temperatura globale.

Ce lo ricordano ancora oggi, giornata mondiale dell’acqua, gli esperti dell’Onu nell’ultimo studio pubblicato qualche ora fa, proprio prima dell’inizio della Conferenza Onu 2023 sull’Acqua, il primo grande incontro delle Nazioni Unite sulle risorse idriche in quasi mezzo secolo. Il mondo – fanno sapere gli scienziati – sta “percorrendo ciecamente una strada pericolosa“, poiché “l’uso insostenibile dell’acqua, l’inquinamento e il riscaldamento globale incontrollato stanno prosciugando la linfa vitale dell’umanità“. Se non si interviene, lo scenario sarà che “il 40-50% della popolazione mondiale continuerà a non avere accesso ai servizi igienici e circa il 20-25% della popolazione mondiale non avrà accesso all’acqua potabile“.

A noi il compito di ascoltarli e agire, prima che sia davvero troppo tardi.

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22 MARZO, WORLD WATER DAY
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