(New York, 8 marzo 2023) – Oggi è l’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna. Una ricorrenza che si celebra in tutto il mondo per ricordare le conquiste civili, sociali, politiche ed economiche ottenute dalle donne, ma anche per proseguire la lotta per l’uguaglianza e le pari opportunità, per denunciare le precarie condizioni di vita, le discriminazioni e le violenze delle quali purtroppo ancora molte, troppe donne sono vittime in diverse parti del mondo.
Basta guardare cosa sta avvenendo oggi in Iran e in Afghanistan ma anche in altre parti del mondo in cui l’eco dei mass media arriva lontana o è del tutto assente, dove impedire per legge l’istruzione femminile e soffocare con la violenza ogni tentativo di emancipazione delle donne è qualcosa di immensamente, fisicamente e culturalmente brutale.
Basta leggere l’ultimo drammatico rapporto dell’Unicef dal titolo eloquente ‘Denutrite e dimenticate: una crisi nutrizionale globale per le ragazze adolescenti e le donne’ secondo il quale più di un miliardo di ragazze adolescenti e donne al mondo soffrono di denutrizione. Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Kenya, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen sono l’epicentro di una crisi nutrizionale globale che è stata esacerbata dalla guerra in Ucraina, dalla siccità della crisi climatica, dai conflitti e dall’instabilità politica. Crisi in corso, “inasprite dalla persistente disuguaglianza di genere”, che stanno compromettendo in modo sproporzionato l’accesso delle ragazze adolescenti e delle donne al cibo nutriente.
Basta guardare con occhio critico allo sviluppo tecnologico per comprendere che la disparità fra uomo e donna corre già forte anche nell’innovazione. Oggi, un persistente divario di genere nell’accesso digitale impedisce alle donne di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia, lasciandole indietro. Proprio questa problematica, cruciale per il futuro più di quanto si possa pensare, sarà l’oggetto dell’approfondimento della United Nation Women, al quale oggi, 8 marzo avrò l’onore di partecipare.
L’8 marzo, Giornata internazionale della donna è una data del calendario che non può essere dimenticata: per ricordare le conquiste ottenute, per continuare a lottare, per dare voce a tutte quelle donne che non hanno voce.