(Roma, 31 marzo 2023) – «Via Rasella non è stata una pagina gloriosa della Resistenza. Quelli che i partigiani hanno ucciso non erano biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semi-pensionati, altoatesini (in quel momento mezzi tedeschi, mezzi italiani), sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non», dice intervistato la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Dichiarazioni sconcertanti.
Ignoranza dei fatti o provocazione politica, le parole di La Russa sono un’offesa alla nostra storia, alla Resistenza, quella da cui è nata la democrazia. A pochi giorni dal 25 aprile risultano ancora più intollerabili da parte della seconda carica della Repubblica.