Presentata interrogaizone al Ministro della Giustizia

(Roma, 23 gennaio 2023) – Sovraffollato fino a raggiungere il 150%; con il personale di Polizia penitenziaria sistematicamente sotto organico e un’altrettanto inadeguata presenza di figure professionali, come psicologi e psichiatri, a fronte di un 60% di detenuti con reali problemi psichici; carenza di educatori; casi di suicidio e di autolesionismo in crescita; aggressioni e atti di violenza verso gli agenti sempre più frequenti. Sono queste le criticità riscontrate in questi mesi nella Casa Circondariale di Como, messe in evidenza anche da diversi report ufficiali.

Gravi e urgenti carenze più volte rimarcate dalle organizzazioni sindacali comsache, ultima in ordine di tempo, il rapporto di sintesi stilato dalla Uil del Lario, consegnato qualche giorno fa al Prefetto di Como per evidenziare l’ormai insostenibile sitauzione di crisi del Bassone, annoverato tra i peggiori istituti di detenzione della Lombardia.

Alla luce di questi sconfortanti dati, che tradotti nella vita reale dei detenuti rendono sempre più insostenibile la pena loro irrogata quale riparazione della colpa commessa, precludendo di fatto ogni possibilità di recupero, di riabilitazione e reinserimento nella società, ho presentato oggi in Parlamento un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia per chiedere un intervento concreto che ponga rimedio alle molteplici e preoccupanti problematicità emerse in questi anni nel carcere di Como.

Qui il testo dell’interrogazione presentata.

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CASA CIRCONDARIALE COMO: “Insostenibile situazione di crisi del Bassone”
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