(Roma, 26 luglio 2022) – Perchè il Parlamento non è riuscito ad approvare una legge nazionale sul consumo di suolo? Quanto questo può essere un elemento per la prossima campagna elettorale e il prossimo fututo Parlamento? Ho cercato di rispondere a queste domande alla diretta streaming presentazione del Rapporto ‘Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici 2022‘ di questa mattina.
Considero la mancata approvazione anche in questa Legislatura (e sottolineo anche in questa Legisaltura) di una legge nazionale sul consumo di suolo un fallimento di questa stagione politica. Un fallimento perché la consapevolezza di quanto su queste questioni ci sia bisogno di intervenire con una legge nazionale, che da un lato metta a sistema una serie di interventi regionali diversificati non tutti tracciati con lo stesso approccio e la medesima efficacia e dall’altro riesca a trainare ambiti territoriali che invece sono indifferenti o poco attenti a questo tema, oggi è un’esigenza non più procrastinabile .
Le ragioni per le quali ancora in questo Parlamento non si è riusciti ad arrivare fino in fondo in modo da dotare il nostro Paese di una legge sul consumo di suolo credo si legano alle posizioni che alcune forze politiche pur di maggioranza hanno avuto. Chi nega la centralità dei temi della crisi climatica, del riscaldamento globale e propone di affossare le politiche europee fin qui varate in materia di transizione ecologica e neutralità climatica, difficilmente si sente investito di una responsabilità e di una convinzione tali da portare avanti l’obiettivo di varare una legge sul consumo di suolo.
In questi anni, inoltre, non c’è stata, anche per la compresenza di questioni di maggiore urgenza, penso ad esempio alle pesanti problematiche legate ai temi energetici, un’attenzione più puntuale, più attiva da parte del governo, in particolare, del ministero della Transizione ecologica su questi temi. Non si tratta di scaricare le responsabilità del Parlamento visto che stiamo parlando di una legge di iniziativa parlamentare, ma certamente questi fattori hanno insieme determinato l’insuccesso di dotare l’Italia di una legge nazionale sul consumo di suolo.
Come Partito Democratico riteniamo che quello della legge sul consumo di suolo sia uno degli obiettivi da riprendere e portare avanti anche nella porssima legislatura, facendo leva sui processi decisionali che verranno dall’Europa. Guardo con grande fiducia alla possibilità di riprendere l’iniziativa di una direttiva europea sul suolo. L’assenza di un quadro normativo europeo ha probabilemente impedito di imprimere quella maggiore, giusta determinazione che ci avrebbe portato a dotarci di una normativa sul consumo di suolo. E’ importante che l’Italia si ponga anche in Europa, come fatto in questi mesi, dalla parte giusta della discussione europea per arrivare ad avere una direttiva efficace che possa trainare anche un processo legislativo nazionale.
Cosa dicono i numeri del Rapporto ‘Consumo di Suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici’ del 2022.
Il dato preoccupante è l’inversione di tendenza rispetto ad un trend che, seppur non in linea con gli obiettivi di azzeramento del consumo di suolo, aveva visto diminuire i processi di trasformazione irreversibile di suolo. Una preoccupazione resa più acuta dalla condizione ormai strutturale di diminuzione demografica, di decrescita dei residenti laddove si consuma suolo. Ciò evidenzia un problema molto profondo determinato dal fatto che si consuma suolo in maniera non utile a sostenere lo sviluppo dei processi insediativi, legati all’aumento della popolazione.
Leggendo i dati, le questioni più importanti che questo rapporto ci sonsegna sono due. La prima riguada il tema di come affrontare il consumo di suolo rispetto all’adattamento ai cambiamenti climatici nei processi di trasformazione, soprattutto in ambito urbano. La seconda fa riferimento al rispetto agli obiettivi di realizzazione di energia da fonti rinnovabili. Ovvero, capire come coniugare gli obiettivi di imponente incremento di produzione di energia rinnovabile senza compromettere il valore ecosistemico del suolo. Due grandi sfide che richiedono la nostra massima attenzione.
Qui il link dal quale scaricare il ‘Rapporto Consumo di Suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici 2022‘
Qui invece il link alla presentazione del Rapporto di questa mattina.