(Roma, 20 luglio 2022) – L’Europa è nella morsa del caldo estremo: temperature record, città bollenti, incendi e allerte. Spagna, Francia, Italia e Inghilterra i Paesi più colpiti, dove si registrano record storici. Parigi ha messo 15 regioni in allerta e in Aquitania si è superata per la prima volta nella storia la soglia dei 42 gradi. Londra e il Regno Unito sono roventi con temperature intorno ai 40 gradi. In Italia preoccupa anche l’innalzamento delle temperature sulle cime delle nostre montagne, così come lo zero termico fissato dagli esperti a 4.800 metri, praticamente in cima al Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa.
E le previsioni più prossime non sono buone. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm- Wmo) le temperature potrebbero rimanere sopra la norma fino alla metà della prossima settimana, con uno spostamento del caldo elevato da ovest ad est. Inoltre, tali episodi “saranno più frequenti nei prossimi decenni” a causa della crisi climatica.
Quello di queste settimane “è un campanello di allarme“ destinato a ripetersi. “In futuro questo tipo di ondate di caldo saranno più frequenti e anche più estremi“. Per questo è importante non perdere più tempo e attivarsi sin da ora per cercare di frenare il riscaldamento globale, prepararsi ad affrontare “l’impatto delle ondate di caldo sulla salute umana e l’agricoltura” riconoscendo come “bisogno primario” il contrasto ai cambiamenti climatici.