(Roma, 8 luglio 2022) – E’ probabile che nelle prossime settimane ci sia un estensione dello stato d’emergenza anche ad altre Regioni, sulla base dei dati a disposizione della Protezione civile. Sappiamo però che c’è bisogno di fronteggiare il tema della siccità anche con misure strutturali, che agiscano sia sul fronte della capacità di trattenere l’acqua quando c’è, che sull’efficienza del sistema idrico, combattendo sprechi inaccettabili.
Il PNRR mette a disposizione risorse importanti per gli investimenti in questo settore, ma oltre al tema economico bisogna rafforzare la capacità di spesa e la governance dei sistemi idrici, soprattutto nel Mezzogiorno.
La siccità è un sintomo evidente del riscaldamento climatico in atto; è inaccettabile che ci siano ancora posizioni negazioniste che ignorano i dati chiari e inequivocabili che vengono dalla scienza.
La politica è chiamata a prendere decisioni responsabili e urgenti, facendosi carico delle misure che devono accompagnare la transizione ecologica, perché sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. L’impegno nella lotta al cambiamento climatico è purtroppo un terreno in cui c’è ancora una differenza profonda tra il campo progressista e la destra conservatrice; lo vediamo in Europa e anche nel nostro Paese.
Per il Partito Democratico quella climatica è una priorità assoluta, perché guarda agli interessi delle generazioni attuali e di quelle future.