(Roma, 7 aprile 2022) – Ieri la Camera ha approvato il decreto-legge, già licenziato dal Senato, che contiene un complesso di misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA), una malattia virale, non trasmissibile all’uomo, altamente contagiosa, che colpisce i suidi, domestici e selvatici, spesso in modo letale.

Un provvedimento fortemente da tutti i territori italiani, per i rischi connessi a questo virus e al fatto che possa facilmente allargarsi e contaminare anche altre aree produttive e allevamenti suinicoli, portando al collasso un’intera filiera, che rappresenta una straordinaria parte del più generale settore agricolo del nostro Paese.

Come Partito Democratico abbiamo condiviso e sostenuto l’iniziativa assunta dal Governo per affrontare questa emergenza, giudicando molto positiva la possibilità riconosciuta al Commissario straordinario di chiedere allo Stato di intervenire in via sostitutiva nel caso le Regioni risultino inadempienti. Allo stesso tempo, però, abbiamo sottolineato la necessità di una iniziativa governativa altrettanto urgente per affrontare l’eccessiva presenza di cinghiali selvatici nei nostri territori, di milioni di capi che provocano danni all’agricoltura e una incidentalità stradale assolutamente rilevante, con il rischio concreto che possano produrre ulteriori infezioni.

Un tema rilevante, di grave emergenza che da anni tocca e devasta anche il territorio comasco per il quale i provvedimenti messi in campo da Regione Lombardia risultano modesti e tardivi, rispetto alle dimensione che ha già preso il fenomeno della diffusione dei cinghiali nel nostro territorio, anche in vista del concreto pericolo di contagio da peste suina africana.

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PESTE SUINA: “Decreto approvato è passo importante atteso dai territori. Chiesto intervento urgente al Governo per la presenza eccessiva di cinghiali selvatici”
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