(Roma, 30 marzo 2022) – L’atteggiamento russo ci insegna come sia necessario accelerare nella costruzione di una politica energetica veramente europea, che affronti il tema degli approvvigionamenti anche in una logica di maggiore solidarietà.

Dobbiamo diminuire in generale la nostra dipendenza dalle fonti fossili e dalle forniture fortemente instabili come quelle russe e allo stesso tempo dobbiamo accelerare sulla trasformazione del nostro mix energetico, puntando soprattutto sulle rinnovabili e quindi su fonti che possano garantire un grado di autonomia maggiore.

È il momento di chiedere all’Europa di fare davvero un passo in più per dare finalmente vita a una politica energetica comune. Bene ha fatto il nostro Governo ad avviare rapporti bilaterali ad esempio con la Germania per arrivare a un impegno comune.

Lo sforzo deve essere quello di dare vita ad una politica europea sull’energia che possa accompagnare la transizione energetica e rafforzare anche il ruolo di interlocuzione dell’Ue con gli altri stati. E’ una priorità assoluta.

Qui riascolta il podcast della mia intervista a Radio Immagina

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ENERGIA: “Svolta ora o mai più”
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