(Roma, 28 marzo 2022) – Nel convegno di oggi per i 25 anni del Conai, il sistema consortile al quale aderiscono circa 760.000 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi, si è parlato dell’importanza, nel sistema del riciclo, dello sviluppo dell’economia circolare dove il tema della dotazione impiantistica resta la questione principale.
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Fondamentale per il nostro Paese è, infatti, sia la dotazione di impianti che la loro diffusione e presenza sul territorio. In questo credo che anche il sistema del Conai, il sistema dei Consorzi, possa aiutare molto. Il valore aggiunto di questo sistema negli anni è stato quello di costruire un rapporto con i territori che via via si è consolidato, attraverso il ruolo anche di alleanza con le Amministrazioni locali.
Certamente occorre poi accelerare moltissimo su tutta la parte delle autorizzazione dei decreti e dell’utilizzo delle materie prime.
Naturalmente alcune cose sono state fatte, sappiamo che altre sono in itinere, ma se poi non si trova uno sbocco in questa direzione il rischio è di vedere insoddisfatto uno sforzo che si chiede alle persone e al sistema delle imprese.
Credo di non dire una cosa particolarmente originale, ma questa è la questione di fondo che ci viene rappresentata più frequentemente dal mondo di chi fa economia circolare nel nostro Paese: avere risposte adeguate in termini di processi autorizzativi, di sblocco di situazioni di stallo che frenano le potenzialità che ancora ci sono e sono molto alte.
Oggi siamo in una fase oggi in cui tutto sta sotto il grande cappello della sostenibilità con il rischio di banalizzare il messaggio e anche di fare percepire come risultati e obiettivi già raggiunti alcuni risultati che al momento non lo sono.