(Roma, 10 settembre 2021) – I giorni scorsi ho presentato un’interrogazione a risposta scritta in Commissione Trasporti alla Camera per chiedere quali azioni il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili intenda adottare per cercare di risolvere i gravi ritardi che i cittadini comaschi riscontrano nel rivolgersi alla Motorizzazione civile di Como per il conseguimento della patente di guida.
La provincia di Como, infatti, risulta ultima in Italia per tempi medi di attesa nello svolgimento dell’esame delle patenti di guida. Secondo gli ultimi dati disponibili di fine giugno il tempo medio per ottenere il documento di guida nel comasco è di 8,3 mesi dal rilascio del foglio rosa.
Tempi lunghi che hanno creato disagi e disfunzioni crescenti agli utenti professionali e soprattutto ai cittadini, in maggioranza giovani, con il risultato di avere quasi 6mila comaschi che ancora oggi aspettano di poter fare l’esame di pratica.
Una situazione che si protrae da mesi, più volte evidenziata da diverse autoscuole locali e dall’Unasca di Como, condizione dovuta principalmente alla carenza di personale dipendente degli uffici della Motorizzazione comasca. Mancherebbero soprattutto le figure degli esaminatori: circa nove esami di guida su dieci sono oggi eseguiti nel comasco facendo affidamento sugli straordinari di funzionari disponibili a svolgere, dopo aver compiuto le mansioni amministrative, le attività abilitanti di esame oppure sull’invio di personale esterno in gran parte proveniente da altre province.
Disfunzioni strutturali in capo alla Motorizzazione di Como che ricadono primariamente sui singoli cittadini, i quali da mesi non riescono più a usufruire in tempi congrui di un servizio efficiente, ma anche sul lavoro delle autoscuole comasche e dei professionisti impegnati da sempre in questo settore.
Qui il testo dell’interrogazione presentata