(Roma, 4 agosto 2021) – Condivido e aderisco convintamente alla petizione ‘Vogliamo un lungolago di Como verde e alberato!’ promossa in questi giorni da varie associazioni e sostenuto anche dal Partito Democratico di Como per evitare l’abbattimento dei tredici storici tigli che da più di cinquant’anni abbelliscono e ombreggiano il lungolago di Como. Uno sradicamento ingiustificato per far posto alle nuove paratie, il cui progetto, interamente in capo a Regione Lombardia, non prevede più la presenza di tredici alberi.
Non solo sono contraria all’abbattimento dei tigli per il loro valore paesaggistico e ambientale, ma anzi ritengo che gli spazi verdi a Como andrebbero incrementati, non sacrificati.
E’ fondamentale ripensare lo spazio pubblico per ricrearlo in maniera resiliente, lavorando sul verde urbano che non può più essere concepito solo come elemento estetico aggiuntivo ma deve diventare parte essenziale di una progettualità integrata capace di fornire servizi ecosistemici ai cittadini, di un approccio che punti contemporaneamente al benessere umano e al rispetto della biodiversità, in sostanza, al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.
Più di quarantacinque città italiane, nello scorso luglio, hanno aderito alla Carta delle città, un patto per una ripresa in chiave green delle città. Mai come con la recente pandemia abbiamo potuto toccare con mano quanto sia importante la qualità dell’ambiente in cui viviamo, dell’aria che respiriamo, della vivibilità del nostro quartiere.
Molte città hanno ormai compreso la necessità di trasformarsi; chi amministra Como dimostra ancora una volta di non avere nessuna sensibilità e consapevolezza di questi temi. Un’altra occasione persa per Como e i suoi cittadini.