(Roma, 4 luglio 2021) – Ho sempre riconosciuto e difeso, anche nei momenti di maggiore tensione, la determinazione di Renzi, allora segretario del PD e alla guida del nostro Governo, nell’approvare la legge sulle unioni civili: perché sui diritti delle persone, diceva, non si fanno giochetti politici e non si accettano mediazioni al ribasso .
Noi del Partito Democratico continuiamo a pensarla così, con coerenza. Oggi invece la decisione di allearsi con la destra che ha sempre avuto e continua ad avere l’obiettivo di affossare la Legge Zan – che pure tanti colleghi di Italia Viva hanno contribuito a scrivere e hanno votato compatti alla Camera – è una scelta irresponsabile e grave (lo spiega bene in questa intervista, che pubblco qui sotto, Franco Mirabelli).
Per tante ragioni, molte già rese più che evidenti nei mesi scorsi, su cui non mi interessa tornare qui. Quello che conta davvero in questo momento è l’effetto che questa decisione rischia di avere sulla possibilità di avere finalmente una legge che incide sulla vita di persone in carne e ossa, che continuano a subire discriminazioni e atti di odio e di violenza per il loro orientamento sessuale.
Cerco sempre di ragionare solo con le categorie della politica, ma di fronte a questo gioco prevale l’amarezza e la delusione verso colleghi di Italia Viva, persone che rispetto e stimo, e che davvero ancora non mi capacito possano prestarsi a una mossa del genere.