(Roma, 27 aprile 2021) – Oggi il Parlamento con l’approvazione della risoluzione in appoggio alla relazione di Draghi, ha dato una spinta importante al cammino del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che verrà presentato entro il 30 aprile in Europa. Grazie al lavoro del precedente governo e del PD, l’Italia è il maggior beneficiario delle risorse europee: 248 miliardi di euro da spendere in modo efficace.
E’ molto positivo che la proposta del Pd di condizionare l’utilizzo delle risorse del Pnrr sulla base di grandi trasversalità che toccano temi fondamentali come i giovani, le donne lo sviluppo del Mezzogiorno, sia diventata un elemento di vincolo nell’accesso ai bandi e alle risorse. Potremo lavorare per superare la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro, per rafforzare le infrastrutture sociali, a partire dagli asili nido, dalle misure di sanità territoriale ai servizi sociali locali, per dare risposte alle esigenze dei giovani.
Nel Piano ci sono finanziamenti diretti ma anche incentivi, risorse che dovranno accompagnare il nostro mondo produttivo, le nostre imprese nella direzione della transizione ecologica; la pubblica amministrazione sulla via delle digitalizzazione all’accesso ai servizi.
Il presidente Draghi ha insistito molto sulla necessità di costruire un’alleanza positiva con il sistema degli Enti locali, saranno infatti loro i protagonisti dell’utilizzo di una parte consistente delle risorse messe a disposizione dell’Europa, «sono loro i veri attuatori del piano».
E’ un progetto-Paese nel vero senso della parola. Un’occasione storica, sulla quale dobbiamo sentire tutta la responsabilità politica di fare bene. Oggi, infatti, l’opportunità data di una maggioranza ampia a sostegno dell’azione del Governo Draghi deve essere messa a frutto. I tentativi di distinguo e di destabilizzazione che qualcuno, stando in maggioranza, pensa di mettere quotidianamente in atto, sono inaccettabili. Siamo di fronte ad un Paese che ha sofferto e sta soffrendo molto, che vede una speranza nella campagna vaccinale, che ha fatto dei sacrifici ma che ora ha bisogno di vedere il massimo impegno politico per ripartire utilizzando bene e al meglio le risorse europee. Sicuramente questo non lo si fa picconando dall’interno la solidità dell’azione della maggioranza e del Governo.
Qui il podcast della trasmissione.