(Roma, 15 marzo 2021) Ogni anno il 15 marzo in Italia si celebra la Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla“, l’iniziativa nata nel 2012 dall’associazione “Mi nutro di vita” e ufficializzata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2018, per sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro i disturbi del comportamento alimentare.
Anoressia, bulimia, obesità e tutte le altre forme di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione sono il sintomo di un disagio più profondo, di un malessere interiore che colpisce sempre più gli adolescenti. Un disagio psicologico che si fa fisico.
Con la pandemia, le restrizioni anti Covid19, il lockdown, l’isolamento forzato, la sospensione delle attività scolastiche, la mancanza di socialità con amici i disturbi alimentari hanno subito un netto aumento.
Sono circa 3 milioni gli italiani a soffrire di disturbi alimentari, una patologia che si manifesta a un’età media sempre più bassa.
Un fenomeno spesso sottovalutato sia da chi lo vive e ne soffre che dai familiari. Secondo i dati resi noti dal Centro nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie nei primi 6 mesi del 2020 in Italia ci sono stati circa 230.458 nuovi casi a fronte dei 163.547 mila dello stesso periodo del 2019. Un incremento di quasi il 30%.
Con la pandemia dunque, sono aumentati i casi di esordio della malattia ex novo, si sono aggravati quelli preesistenti, mentre si è abbassata la fascia di età colpita che ha coinvolto anche bambini di 11 anni.