(Roma, 12 febbraio 2021) – Una lunga e proficua mattinata di confronto con i presidenti delle principali associazioni agricole, della cooperazione, con i sindacati di settore, e alcune aziende significative per l’agroalimentare italiano, quella promossa oggi dal Partito Democratico.
Un incontro che insieme ai colleghi Susanna Cenni, Antonella Incerti e Mino Taricco abbiamo condotto ponendo al centro la sfida della transizione ecologica del comparto agroalimentare e della pesca, il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, la futura Pac e le scelte da compiere.
Non possiamo, infatti, permetterci di perdere l’appuntamento con importantissime risorse rappresentate dal Next Generation Eu, dalla Pac e interessanti sfide come gli obiettivi sul clima del Green Deal Europeo e la sua declinazione nelle strategie Farm to Fork e Biodiversità. Per questo abbiamo promosso la costruzione di una alleanza tra imprese, lavoro, ricerca, consumatori e istituzioni capace di far crescere la visione che serve nel Paese e nelle Istituzioni, per dar vita a sistemi alimentari più equi, ad una giusta transizione ecologica che veda diventare l’Italia un modello agricolo per la sostenibilità.
Guai a non avere una visione complessiva chiara e condivisa della direzione da prendere, capace di produrre progetti reali e di orientarli sui giusti canali di finanziamento.
Sicurezza alimentare e un piano nazionale per il cibo, innovazione, ricerca e trasferimento dei risultati, digitalizzazione dei fascicoli e connessione di tutte le imprese, rafforzamento delle filiere, delle reti e dei distretti, lavoro di qualità, sostenibilità ambientale e sociale, difesa e fertilità del suolo, gestione della risorsa idrica, sono l’orizzonte chiaro da raggiungere, per il quale serviranno sostegno e servizi anche innovativi alle imprese.
Accrescere l’autonomia nazionale di alcune importanti produzioni, favorire l’accesso alla terra dei giovani magari proprio per accrescere la produzione biologica e biodinamica, sostenere le donne nell’agricoltura e nella pesca, investire su agricoltura 4.0, e su moderne infrastrutture ci vedranno impegnati in Parlamento, ma c’è anche una dimensione prima di tutto politica e culturale che dobbiamo e possiamo svolgere.
L’incontro di stamattina rappresenta un altro importante tassello del lavoro di ascolto e confronto che in queste settimane abbiamo messo in campo con il segretario Zingaretti, sui contenuti del PNRR e sulle priorità programmatiche di questa nuova fase che abbiamo messo a disposizione del Presidente incaricato Draghi.
Le questioni strategiche poste dal mondo agricolo intrecciano le grandi sfide della transizione ecologica e digitale, della formazione di nuove competenze, della protezione dei lavoratori di un mondo così importante per la ripresa della nostra economia su basi più solide e sostenibili, dal punto di vista ambientale e sociale.
Abbiamo davanti a noi una grande opportunità data dal programma Next Generation EU e dalle altre risorse europee che non possiamo sprecare; vogliamo contribuire con le nostre idee e con il continuo ascolto dei protagonisti sui territori di questa parte cosi’ importante e strategica del nostro futuro.