(Milano, 9 novembre 2020) – “Cara Martina, vieni al Pascale che ti curiamo noi“. L’Istituto nazionale dei tumori “Fondazione Pascale” di Napoli risponde all’appello lanciato da Martina Luoni, la 26enne milanese, malata di cancro, che su Instagram nei giorni scorsi ha denunciato la difficoltà ad essere curata in Lombardia, in piena “Area Rossa”, a causa del rinvio della sua operazione per Covid.
“Io come tante altre malate oncologiche stiamo vivendo un periodo molto difficoltoso: come se non bastasse la nostra patologia, ora dobbiamo combattere anche contro una pandemia globale che fa chiudere gli ambulatori e saltare visite.” […] “Ci vengono tolte le visite, ci vengono annullati gli interventi. Ragazzi, la situazione è grave.” Ha voluto “dare voce” a chi come lei “si trova ogni giorno a combattere per la propria vita” e non si può permettere di vedere rimandate le cure o sospese le attività chirurgiche “perchè il sistema sanitario è al collasso.”
Oggi Martina, è tornata con un nuovo video: “Io sono qua per ringraziare pubblicamente per la condivisione del messaggio e per l’interessamento.” […] “Sono sicura che nel momento in cui ci sarà, se ci sarà l’ok da parte di tutto il team, i miei chirurghi troveranno sicuramente il modo per non lasciarmi sola. Non l’hanno mai fatto e quindi non inizieranno farlo ora. Ho una squadra molto solida alle spalle“.
“Però ragazzi mi raccomando, aiutiamoci tutti quanti perché se gli ospedali sono in sofferenza tutti quanti dobbiamo metterci una mano sulla coscienza“.
Martina è stata contattata anche da Regione Lombardia, per diventare uno dei volti di Covid Dilemma, la campagna di comunicazione volta a sensibilizzare comportamenti di contrasto al Covid-19.
Una vicenda che fa emergere tutta l’angoscia e il dramma di chi è già malato e si trova ancora di più, oggi a causa del Covid, ad affrontare “calvari” su “calvari”.
Un monito pacato e fermo per chi si ostina a negare l’evidenza dei fatti.
Un segnale di solidarietà e umanità tra ospedali, regioni, persone che hanno a cuore la vita della gente.
Un grazie a Martina e un grande in bocca al lupo a lei e a tutte le donne e agli uomini che, purtroppo, sono costretti a vivere condizioni simili.