(Como, 02 ottobre 2020) – Voglio esprimere piena solidarietà al giornalista comasco di Avvenire, Nello Scavo, messo già da alcuni mesi sotto protezione dalla polizia italiana per le intimidazioni ricevute da trafficanti di uomini, armi e petrolio, raggiunto ieri all’uscita della prima udienza del processo, tenutosi presso il tribunale penale de La Valletta a Malta che lo vede parte offesa per le minacce ricevute da Neville Gafà, da urla e insulti irrispettosi e vergognosi per chi da sempre denuncia, attraverso inchieste giornalistiche, tragedie umane e traffici illeciti a danno dei più deboli.
“Se non la smetti con le tue losche attività, ti fermeremo noi“, aveva scritto a giugno su Twitter Neville Gafà, allora figura di punta dello staff dell’ex premier maltese Joseph Muscat, infastidito dai reportage sui traffici di migranti tra Malta e la Libia scoperti da Scavo.
Gafà è considerato come l’autore di un patto segreto tra La Valletta e la Liba per effettuare respingimenti irregolari per i quali alcuni migranti hanno anche perso la vita.
Chi minaccia un giornalista per il suo lavoro, per il marcio che le sue inchieste fanno emergere minaccia la libertà di tutti noi.
#iostoconNelloScavo