(Milano, 24 luglio 2020) – Questa mattina la Lombardia si è risvegliata all’alba colpita da un forte nubifragio che ha provocato allagamenti nel Milanese dove sono esondati il Seveso e il Lambro. Pioggia e grandine si sono abbattute violentemente anche in tutte le altre province lombarde.
Dall’inizio dell’anno ad oggi – fa sapere la Coldiretti rielaborando i dati dell’European Severe Weather Databese (Eswd) – si sono verificati in Italia 71 nubifragi con precipitazioni violente e intense, con un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ la conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi che creano disagi importanti sia in città che nelle campagne.
Un fenomeno, quello dei nubifragi intensi e localizzati, il cosiddetto cloudburst, in notevole aumento a causa del riscaldamento globale. Negli ultimi anni, infatti, la temperatura dei mari e degli oceani è aumentata a causa del global warming. Acqua più calda significa maggiore umidità, e maggiore sbalzo di temperatura tra l’aria che sale dal mare e quella incontrata in atmosfera, con nubi che si fanno sempre più gonfie e cariche di pioggia fino a rovesciarsi violentemente a terra con grande intensità. Come avvenuto in queste ore in Lombardia.
Il continuo e preoccupante consumo di suolo, l‘eccessivo sfruttamento del territorio, la smodata cementificazione a causa della quale l’Italia, nell’arco di 25 anni, ha perso il 28% dei campi coltivati, così come l’abbandono della cura delle campagne non fanno altro che aggravare una situazione considerata allarmante.
Per questo come Partito Democratico e come forza di maggioranza del governo dobbiamo continuare a lavorare per mettere in campo azioni che sviluppino concretamente una politica climatica nazionale adeguata agli obiettivi dell’Agenda 2030 di Parigi.