(Roma, 12 giugno 2020) – Askanews – Qui sotto la mia videointervista a “Cara Italia ti scrivo“, la rubrica settimanale dell’agenzia di stampa Askanews in collaborazione con Globe, Associazione nazionale per il Clima, pensata per raccogliere idee e opinioni in una sorta di laboratorio delle energie del Paese per ripensarlo dopo l’emergenza del Covid-19.

https://youtu.be/E1TSTFExBzU

NUOVO FUTURO, NUOVO MODELLO Immaginiamo insieme un nuovo futuro, quello che deriva da questa nuova emergenza che abbiamo vissuto e che ha lasciato molti segni negativi e drammatici ma che ci ha anche fatto vedere o intravedere un nuovo modello possibile, dal modo di lavorare, di muoversi, di vivere quotidianamente.

Allora quello che dobbiamo fare è non sprecare questa occasione, come ha ricordato benissimo Papa Francesco, perchè la normalità che abbiamo conosciuto finora non è quella a cui dobbiamo tendere. Dobbiamo cogliere questa occasione per cambiare, per utilizzare nel miglior modo possibile anche le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica, del rinnovamento digitale, del modo di organizzare i ritmi di vita nelle nostre città e nella nostra società con un’avvertenza particolare: non lasciare indietro nessuno e sostenere chi in questo cambiamento, come sarà inevitabile, rischia di essere più esposto e meno protetto. Questo è l’obiettivo che il nostro Paese deve avere davanti a sé.

LE DONNE Le donne sono state, come spesso accade ma forse ce ne siamo accorte di più in questa fase, delle grandi protagoniste silenziose. Lo sono state nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nei luoghi in cui hanno garantito la cura delle persone ma anche nella famiglia, nelle loro case, facendosi carico ancora più del solito del lavoro di cura oltre a quello della loro professione. Per questo motivo penso sia giunto il momento di dare pieno riconoscimento al ruolo ed alla potenzialità che le donne hanno nella nostra società per cambiarla in meglio. Gli strumenti che dovremo mettere in campo riguardano il loro diritto a poter coniugare in maniera sostenibile tutto il carico di cura e di lavoro della vita quotidiana con le aspirazioni di un’affermazione professionale e di un ruolo primario in tutti i settori della vita pubblica, dalle istituzioni alla politica. Su questo il PD sta lavorando molto ma credo debba riguardare tutta la società, tutte le forze politiche e non solo, perchè da lì, dalla valorizzazione piena del patrimonio delle potenzialità che le donne possono mettere in campo, come avviene ogni giorno, passa davvero la possibilità di vincere la sfida che abbiamo di fronte.

GLI STATI GENERALI Gli Stati Generali devono essere secondo noi un’occasione vera, autentica di confronto e di ascolto e anche di valorizzazione dei tanti contributi che sono venuti in queste settimane dagli organismi internazionali e nazionali sul tema della ripresa post emergenza. Pensiamo anche che dagli Stati Generali debba uscire un piano serio, concreto, di sviluppo futuro del nostro Paese e una indicazione netta di priorità e di obiettivi con cui utilizzare le importanti risorse che verranno dall’Europa, dal Recovery Fund alle risorse del nuovo Mes per rafforzare il sistema della protezione sanitaria nel nostro Paese.

Questo è il momento per raccogliere le forze ed aggredire alcuni ritardi strutturali che riguardano ad esempio la Pubblica Amministrazione, ma anche il sistema delle imprese, la grande sgida della sostenibilità ambientale, della transizione digitale, delle nuove competenze che saranno necessarie per affrontare questa nuova fase che abbiamo davanti. Gli Stati Generali devono servire proprio a questo: mettere a fuoco le nostre priorità e richiamare ad un impegno collettivo e comune le tante forze sociali, economiche, politiche vitali del nostro Paese.

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CARA ITALIA TI SCRIVO: “Ora è l’occasione di cambiare”