(Roma, 16 gennaio 2020) – Ieri il Parlamento Europeo ha approvato il Piano Ue per la neutralità climatica entro il 2050, spingendo perché il Green Deal presentato dalla Commissione fissi obiettivi più ambiziosi: riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 invece del 40% oggi previsto.
Una decisione impegnativa – anche per il nostro Paese che dovrà rivedere al più presto i suoi obiettivi in materia di clima e energia – ma fondamentale perché segna con chiarezza la strada di una vera rivoluzione ecologica necessaria per combattere il cambiamento climatico e costruire una nuova stagione di sviluppo sostenibile.
Ieri, come si può leggere dall’articolo pubblicato qui, il Parlamento europeo ha votato la risoluzione con 482 sì, 136 no e 95 astensioni: la destra italiana – con gli eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia – ha votato contro.
Per capire chi sta dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata della storia.