(Roma, 13 novembre 2019) – Qui sotto riporto un articolo pubblicato su TuttoScienze riguardante il nuovo Palazzo Italia, presso l’area ex-Expo di Milano, destinato a diventare la sede della Fondazione Human Technopole (HT). Un articolo firmato dai direttori scientifici di sei tra i principali IRCCS (Istituti di ricovero, ricerca e cura a carattere scientifico) italiani, in cui la ricerca biomedica del nostro Paese si sviluppa fino a raggiungere i vertici dell’eccellenza mondiale.
“L’obiettivo – si legge – è promuovere la scienza in un luogo in cui tecnologia, infrastrutture d’avanguardia e innovazione si uniscono per studiare e individuare cure e strategie preventive in grado di migliorare lo stato di salute delle persone. L’unicità dello Human Technopole è, in particolare, lo straordinario investimento, pari a 140 milioni di euro all’anno, che lo Stato ha deciso di assegnare in via diretta ed esclusiva al progetto, senza porre vincoli temporali a questo impegno. Una cifra enorme per chi è abituato a fare ricerca in Italia con risorse appena sufficienti e discontinue”.
I direttori Giovanni Apolone (Irccs Istituto Nazionale Tumori, Minalo), Ruggero De Maria (Alleanza Contro il Cancro, Roma), Gianvito Martino (Irccs Ospedale San Raffaele, Milano), Giuseppe Remuzzi (Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri Ircss, Milano), Giovanni Scambia (Policlinico Universitario A. Gemelli – Ircss, Roma) e Fabrizio Tagliavini (Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano, e Rete Irccs delle Neuroscienze e Neuroabilitazione) prendono spunto da questa “missione nazionale” affidata al laboratorio in rete di Human Technopole per sottolineare come a questo enorme impegno economico dello Stato e del Governo corrisponda da parte della Fondazione HumanTechnopole un’altrettanta enorme responsabilità pubblica di costruire e porre, in modo trasparente e competitivo, le proprie “facilities” e infrastrutture al servizio di tutto il sistema della ricerca del Paese, dal nord al sud.