(Roma, 4 ottobre 2019) – Il Patria, la storica imbarcazione varata nel 1926 simbolo e storia della Navigazione del lago di Como è ormai da molto, troppo tempo incagliato tra autorizzazioni, concessioni, carte bollate, tra Provincia di Como che dal 2004 ne è divenuta proprietaria, Soprintendenza e Ministero.
Oggi lo si può scorgere ondeggiare stancamente sul lago di Como, ormeggiato davanti a Villa Olmo, messo lì nell’angolo, divorato dal tempo, dalla ruggine, dalla inerzia della burocrazia.
Un finale all’abbandono che non ci piace, che non piace ai tanti comaschi e a tutti coloro amano il sapore e la tradizione del lago di Como.
Per questo ho parlato direttamente con il Ministro per i Beni e le Attività culturali e il Turismo Dario Franceschini. L’ho informato dei fatti ed ho raccolto il suo impegno ad attivarsi in tempi rapidi nel tentativo di risolvere la questione del Patria.
Il tetativo è quello di ridare un futuro al Patria, di riportare questa storico superstite del passato dalle linee inconfondibili, dal motore a vapore, dall’elegante ciminiera a nuova vita.