(Roma, 17 luglio 2019) Questa mattina la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge per la promozione e il sostegno alla lettura.
Un segnale nella giusta direzione per contrastare la grave emergenza culturale che investe il nostro Paese e in particolare i giovanissimi. L’Italia infatti vive da anni un preoccupante analfabetismo di ritorno misurato anche dal dato, inquietante, secondo il quale il 60% degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. Mentre solo il 7% del restante 40 è costituito dai cosiddetti “lettori forti”, che leggono cioè almeno un libro al mese. Da qui il sempre più evidente crollo delle vendite di libri al dettaglio, un mercato reso sofferente anche della concorrenza spietata delle vendite on-line.
Partendo da questa situazione e ponendosi questi obiettivi, il nuovo testo del provvedimento approvato , che passerà al Senato per l’approvazione definitiva, è volto alla promozione e al sostegno della lettura, considerata un fondamentale mezzo per favorire lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso civile, sociale ed economico della nazione, la formazione e il benessere dei cittadini. Per tale motivo vengono individuati interventi di diversa natura, riguardanti tra l’altro nuovi strumenti di programmazione, incentivi alla digitalizzazione delle opere e disposizioni in materia di promozione della lettura nelle scuole.
Si tratta di azioni che rientrano nel solco delle politiche culturali approvate negli scorsi anni dai Governi a guida PD.
Tra i più rilevanti interventi contenuti nel provvedimento ricordo: il Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, da adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge; l’incremento di 3,5milioni di euro annui del Fondo per la promozione del libro e della lettura a decorrere dal 2020; l’istutuzione, allo scopo di contrastare la povertà educativa e culturale, di una “Carta della cultura”, di importo nominale di 100 euro annui, destinata all’acquisto di libri da pare dei soggetti appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati; un premio annuo di 500mila euro per la città capitale del libro, che prenderà vita sul modello della capitale della cultura; la nascita del bollino di qualità per le librerie; soldi alle scuole per la formazione di personale che si occupi delle biblioteche interne. Ma anche “patti locali” con reti di pubblico e privato per il sostegno alla lettura, oltre agli interventi sul prezzo dei libri con la conferma del limiti agli sconti che sarà del 5 per cento, il 15 per cento solo per i libri scolastici.
“Chi non legge – scriveva Umberto Eco -, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.