(Roma, 3 luglio 2019) – L’impatto dei mozziconi di sigarette sull’ambiente e in particolar modo sull’ecosistema marino è devastante: ben 4.500 miliardi sono infatti i mozziconi dispersi nell’ambiente, di questi 2/3 finiscono in mare generando l’inquinamento delle acque e la contaminazione della catena alimentare della fauna ittica. E’ pertanto necessario adottare strumenti di limitazione delle aree in cui è possibile fumare e individuare degli strumenti per la corretta raccolta e smaltimento. Parte da questi dati e dal confronto con le 24 associazioni che hanno aderito al progetto “La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere“, un’iniziativa di comunicazione istituzionale, coordinata da Salute Donna Onlus, volta a sensibilizzare il Governo e le Regioni a una particolare attenzione alla prevenzione e alla tutela della salute in generale, la proposta di legge a prima firma di Mario Morgoni presentata dal PD in questi giorni alla Camera che fissa il divieto di fumo su arenili, spiagge libere e aree demaniali costiere.
Con questa proposta di legge anche da me sottoscritta insieme ai colleghi deputati Pezzopane, Zardini e Cantini, si intende regolamentare in maniera uniforme e di dare uno sviluppo necessario a ciò che ad oggi è affidato esclusivamente alle ordinanze dei Sindaci e cioè il divieto di fumo in spiaggia.
L’articolo 1 della proposta di legge prevede, infatti, l’estensione del divieto di fumo anche agli arenili, alle spiagge libere e alle aree demaniali costiere. Oltre a ciò la pdl prevede che entro 60 giorni dall’approvazione della legge i Comuni hanno facoltà di intervenire e predisporre, qualora fossero intezionati a farlo, eventuali appositi spazi da destinare ai fumatori. In questo modo la materia viene trattata uniformemente sul territorio nazionale senza avere divieti a macchia di leopardo e il prevalere di elementi discrezionali.