(Roma, 08 gennaio 2019) Ho seguito un interessante servizio al TG2 sul “caso trivelle”: si diceva che l’Italia ha un grave problema di dipendenza energetica, si spiegava con dovizia di particolari che “trivellare” in mare nel nostro Paese non è poi così facile, ci sono standard di sicurezza e ambientali altissimi che garantiscono queste operazioni. Subito dopo si dava notizia che il Governo sta per varare una legge che bloccherà le trivellazioni: ci stanno lavorando a più non posso il Ministro dell’Ambiente Costa e il vicepremier nonché Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio.
Già.
Per me è il caso “trivelle” resta sempre una ferita aperta: non fatico a riconoscere che il PD allora al Governo – e io mi prendo tutte le responsabilità che spettano a me – ha gestito nel peggiore dei modi quel referendum.
E però:
– in 7 mesi  di Governo 5Stelle e Lega non hanno proposto nessuna legge o misura amministrativa che bloccasse quelle operazioni che loro descrivevano come “sciagure” e “disastri ambientali”
– in 7 mesi di Governo 5Stelle e Lega non è stata né approvata né proposta nessuna norma che cambiasse la tanto criticata legge fatta dal Governo precedente
– in 7 mesi di Governo 5Stelle e Lega tutte le mirabolanti promesse su ambiente, lotta all’abusivismo, dissesto idrogeologico, economia circolare fatte dal Ministero Costa alla guida del Ministero dell’Ambiente non hanno prodotto nessun risultato, se non incredibili passi indietro come nel caso del nuovo mega condono edilizio.

E tutto questo non è “responsabilità del Governo precedente”?: è  incapacità e malafede del Governo attuale.
Almeno questo non dimentichiamo di dirlo.

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TRIVELLE, l’incapacità e la malafede dell’attuale Governo
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