(Como, 15 novembre 2018) “Lasciar passare informazioni non corrette, in alcuni casi false, e prive di ogni fondamento scientifico vuol dire minare le basi del benessere di tutti e in particolare dei bambini di oggi, futuri uomini di domani”. Lo afferma la deputata comasca Chiara Braga intervenendo a difesa della campagna per le vaccinazioni dei bambini lanciata dall’Ordine dei Medici di Como che ha scatenato duri attacchi e insulti sui social e non solo.
“Vaccinarsi è meglio per sé ma anche per gli altri” – continua la deputata Dem, citando lo slogan della campagna pubblicitaria lanciata a Como e chiarendo che “La non vaccinazione finisce per colpire i soggetti più fragili, gli immunodepressi, i bambini troppo deboli o malati per essere vaccinati, mettendone seriamente a rischio la salute. Com’è avvenuto qualche giorno fa all’ospedale pediatrico di Bari dove si sono registrati otto casi di morbillo, che ha colpito cinque minori, il più piccolo di 11 mesi, e tre adulti, tutti non vaccinati, sette su otto collegati tra loro. Di morbillo si può anche morire, non lo dico io, ma i fatti confermati, peraltro, dall’ultimo bollettino sulla malattia dell’Istituto Superiore di Sanità secondo cui sono già 6 i decessi avvenuti in Italia dall’inizio del 2018”.
“Non si possono mettere sullo stesso piano – conclude la Braga – decenni di ricerca di un’intera comunità scientifica con qualcuno che ha letto una decina di articoli su internet. Non sempre, non ovunque ‘uno vale uno’. Forse occorrerebbe ragionare tutti sul fatto che, come ha chiarito in una recente intervista il dottor Burioni, virologo, volto social pro vax, ‘La scienza ha al suo interno regole di controllo generali che non consentono a chi racconta fandonie di farla franca per molto tempo. La scienza non è democratica solo nel senso che non dà ragione, per un frainteso principio di uguaglianza e libertà, a chi sostiene che il sughero affonda. Finora si è sempre visto che il sughero galleggia, e, finché il preteso Galileo di turno non dimostrerà il contrario, il mondo scientifico, democraticamente, non accetterà la sua tesi’.