(Roma, 18 ottobre 2018) “Non potevo far finta di non vedere, a me i vigliacchi non piacciono”, rispose così il vigile “eroe” Michele Liguori a un giornalista che lo aveva intervistato poco tempo prima di morire, quattro anni fa, dopo aver respirato i miasmi tossici e i veleni di Acerra, in provincia di Napoli. E’ stato lui a scoprire e denunciare le discariche di rifiuti tossici sul territorio; ancora lui a combattere senza mai piegarsi contro i trafficanti di veleni della Terra dei Fuochi in un’Italia del tutto priva, allora, di una legge sugli ecoreati capace di perseguire e condannare gli autori di questa strage ambientale. Oggi, finalmente il Sottotenente Michele Liguori è stato riconosciuto dallo Stato italiano “vittima del dovere”.
Mi auguro che il suo esempio ispiri l’operato delle nostre forze di polizia, alle quali Liguori apparteneva, e di tutti coloro che di fronte a scempi e crimini non si voltano dall’altra parte, non si rassegnano né indietreggiano. Il riconoscimento del suo sacrificio credo sia il miglior modo per onorare la memoria di un servitore dello Stato quale è stato il Sottotenente Michele Liguori”.