(Roma, 11 ottobre 2018) Entra il vigore il 12 ottobre 2018 la direttiva europea EN 16942 che prevede che in ogni stazione di servizio, sia sul distributore che sulla pistola per l’erogazione, ci siano delle etichette contenenti lettere e numeri all’interno di forme geometriche per indicare il tipo di carburante.
Dunque niente più “verde”, “gasolio” o “metano”; al loro posto ci saranno etichette colorate, quadrate, tonde o a forma di rombo, e sigle composte da numeri e lettere. Lo scopo del provvedimento è uniformare le sigle a livello Ue, per evitare dubbi al distributore varcando i confini nazionali.
Per la benzina l’etichetta sarà circolare, e conterrà la lettera E con un numero progressivo sulla percentuale di alcol etanolo contenuto: ci sarà E5 per alcol etanolo al 5%, E10 per alcol etanolo contenuto al 10% e così viaa. Per il diesel l’etichetta sarà quadrata e conterrà la lettera B, indicativa del biodiesel: in questo caso avremo B7 per un gasolio con biodiesel al 7%, B10 al 10% e così via. La sigla XTL indicherà il gasolio sintetico. Per idrogeno, gas e metano ci sarà un’etichetta romboidale, e le sigle saranno H2 per l’idrogeno, CNG per il metano, LNG per il gas naturale liquefatto e LPG per il gas di petrolio liquefatto.
Ancora non definite sigle ed etichette per i veicoli elettrici e ibiridi. Nessun obbligo, invece, per i veicoli già in circolazione. La norma varrà in tutti gli Stati membri dell’Ue, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Liechtenstein e Islanda) e anche in Svizzera, Turchia, Serbia e Macedonia.
I motivi che hanno reso necessario questo cambiamento sono diversi. Innanzitutto, si legge in una nota congiunta di Anfia, Up, Confindustria Ancma e Assopetroli, “L’etichetta vuole essere uno strumento visivo per aiutare i consumatori nella scelta del carburante appropriato per il proprio veicolo”. Inoltre,”Il cambiamento nasce anche dall’esigenza di rendere uniformi le etichette in Europa, evitando confusione nei rifornimenti tra un Paese e l’altro”. E infine – argomenta Martino Landi, presidente di Faib-Confesercenti – per una questione di trasparenza: “Questa nuova normativa darà al consumatore certezza sulla qualità e composizione dei prodotti che si immettono nel serbatoio del proprio veicolo, consentendo di alimentare i motori delle auto che sono sempre più sofisticati con il carburante che meglio si adatta. Le case costruttrici potranno indicare con precisione nel libretto d’istruzione quale diesel o benzina è più appropriata per quel tipo di veicolo».