(Roma, 26 settembre 2018) L’industria nazionale del riciclo della plastica continua a crescere in Italia, posizionandosi tra le prime grandi economie in Europa, dopo Germania e Spagna. Questo il bilancio del ‘Green economy report‘ messo a punto da Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, a 20 anni dalla sua istituzione, e realizzato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Nel 2017 – spiega il rapporto – sono stati andati a riciclo il 43,4% degli imballaggi raccolti; e tra il 2005 e il 2017 “gli imballaggi avviati al recupero sono cresciuti in modo esponenziale con un più 64%, recando al Paese un beneficio economico di oltre 2 miliardi di euro per la materia prima non consumata, per la produzione di energia e per il risparmio di emissioni di CO2″.
A 20 anni dalla nascita il Corepla, a cui aderiscono oltre 2.600 aziende tra produttori, trasformatori, importatori e riciclatori/recuperatori, nel suo Report, fa un’approfondita analisi sul mondo del riciclo degli imballaggi in plastica e sulle prossime sfide che lo attendono alla luce dell’evoluzione delle normative comunitarie, offrendo, inoltre, una rendicontazione ispirata ai principi della green economy.
L’Europa – spiega sempre il report – è “il secondo produttore mondiale di materie plastiche dopo la Cina, con l’Italia secondo produttore europeo dopo la Germania. Negli anni si è sviluppata un’importante industria del riciclo tanto che nell’ultimo decennio i rifiuti in plastica avviati in discarica sono diminuiti del 43%, mentre quelli avviati al riciclo sono aumentati dell’80%. Gli imballaggi in plastica raccolti in Europa nel 2016 sono stati 16,7 milioni di tonnellate, oltre il 60% di tutta la plastica raccolta, e il riciclo, con il 41%, è la prima destinazione, seguita dal recupero energetico (circa il 39%) e dalla discarica (20%)”. La modalità di gestione a maggior tasso di crescita in 10 anni – viene osservato – è stato “il riciclo con un più 75%”; secondo il report “il modello italiano di gestione degli imballaggi in plastica risponde già oggi a molti dei criteri introdotti dalla nuova Direttiva quadro europea sui rifiuti”.
Il sistema Corepla “ha superato nel 2017 il milione di tonnellate di imballaggi in plastica raccolti. Un’eccellenza tutta italiana è rappresentata dai 15 flussi di materiali selezionati da Corepla che hanno permesso di ottimizzare il riciclo e di ottenere vantaggi ambientali; tra il 2005 e il 2017 grazie all’azione del Consorzio si è evitato l’utilizzo di oltre 3 milioni di tonnellate di materia prima vergine (oltre 300 torri Eiffel); il consumo di 71 mila Gah (Gigawattora) di energia primaria (il 15% di quella consumata in Italia nel 2016) e l’emissione in atmosfera di 6 milioni di tonnellate di CO2 (oltre 6 mila voli di andata e ritorno Roma-Tokyo)”. I vantaggi economici sono stati di oltre 2 miliardi: 1,5 miliardi come valore della materia prima non consumata, 450 milioni derivanti dall’energia prodotta grazie al recupero dei rifiuti di imballaggio in plastica, 93 milioni stimati per le emissioni evitate di CO2“.