(Roma, 12 giugno 2018) E’ in grado di trasportare quattro persone alla velocità massima di 110 chilometri orari. La modernità sta nel fatto che consuma l’energia di un paio di asciugacapelli. Non inquina perché è ad emissioni zero, non ha bisogno di carburante di alcun genere, non fa rumore e, grazie alle batterie al litio, ha un alto grado di autonomia anche quando il sole non c’è. E’ Emila4 la prima auto italiana ad energia solare, presentata qualche giorno fa ai mercati nel tempio dei motori, il museo Ferrari di Maranello, di fronte ad pubblico incuriosito dal progetto innovativo.
Emilia4 è stata sviluppata e costruita interamente in Emilia-Romagna dall’Università Alma Mater assieme al team di Onda solare, fucina dell’Università di Bologna, in collaborazione con diverse aziende territoriali e non che hanno messo a disposizione il meglio della propria tecnologia in nome della “ricerca cooperativa”.
“Abbiamo montato su Emilia 4 la tecnologia che quotidianamente sviluppiamo per le applicazioni rivolte al settore industriale – ha speigato spiega Claudio Rossi del dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica dell’Università di Bologna alla presentazione del nuovo modello.
Lunga poco più di 4,6 metri, larga 1,8 e alta 1,2 Emilia4 è il frutto di un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con Fondi europei di Sviluppo Regionale (Por Fesr). Il suo sviluppo ha richiesto lo studio di forme funzionali e aerodinamiche, lo sviluppo dettagliato di soluzioni innovative per le sospensioni, i due motori elettrici montati sulle ruote posteriore e la meccanica in generale, così come l’impiego di materiali laminati, in fibra di carbonio, tubolari in titanio e la produzione di pannelli fotovoltaici con un rendimento di diversi punti superiore al normale.
Emilia4 è quindi pronta per raccogliere la sida dell’American Solar Challenger in programma negli Usa dal 10 al 22 luglio prossimi. Sarà proprio la sfida dell’Oregon Trail a confermare la bontà del progetto e l’efficienza della vettura, per arrivare speriamo a breve anche e soprattutto all’omologazione su strada.