(Roma, 12 settembre 2017) Ogni tragedia ambientale, l’ultima a Livorno, che si ripete ormai con una frequenza impressionante e una logica sempre più esponenziale è lì ha ricordarci che il tema del disssesto idrogeologico, del cambiamento climatico e in generale, della cura del Creato non può più essere ignorato e deve al più presto entrare nel dna degli italiani e non solo.

In questi giorni lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per il quale “questa ennesima calamità dovrà sollecitare al più presto nel mondo politico una riflessione seria e approfondita sugli effetti dei cambiamenti climatici e su come difendere efficaciemente il nostro territorio”.

Lo ha ribadito ieri anche Papa Francesco, di rientro dal suo viaggio in Colombia: “Del cambiamento climatico si vedono gli effetti e gli scienziati indicano la strada da seguire. Tutti noi abbiamo una responsabilità. Ognuno è una gocciolina, ha una responsabilità morale. Occorre ascoltare e prendere decisioni. È una cosa su cui non scherzare e molto seria. Ognuno ha la sua responsabilità morale. I politici hanno la propria. Poi la storia giudicherà le decisioni”.

Lo ha ricordato domenica scorsa, dalle colonne del quotidiano la Repubblica, uno dei padri fondatori del Partito Democratico, Walter Veltroni: “Bisogna cambiare verbo all’ambientalismo. O almeno aggiungerne uno a quello più tradizionale, difendere. L’ambientalismo infatti è promozione. È sviluppo, è ricchezza, è edificazione di modelli di crescita più equi e umani. È politica per la pace e per l’inclusione sociale e civile. Tutto ciò che, così mi è stato insegnato, dovrebbe significare quella parola che a me pare sempre più bella: sinistra”.

In questi anni come parlamentari PD, abbiamo con fatica e impegno approvato provvedimenti importanti, penso ad esempio, alla legge, attesa da più di vent’anni, sugli ecoreati,  al collegato ambientale alla legge di Stabilità, al rifinanziamento dei fondi contro il dissesto idrogeologico, alla legge delega per il riordino del Sistema nazionale di Protezione Civile, alle azioni di efficientamento energetico con gli ecobonus e i sisam bonus. Senza dimenticare che è depositata in Parlamento una mia proposta di legge, approvata lo scorso aprile 2016 dalla Camera, e ora ferma in Senato, che, per la prima volta, interviene efficacemente in difesa dell’ambiente, prevedendo il contenimento del consumo di suolo, la valorizzazione delle aree agricole e il riuso del suolo edificato.

E’ necessario condurre anche e soprattutto a livello politico nazionale e internazionale, una battaglia seria per l’ambiente.

I cambiamenti climatici, l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, la desertificazione e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili stanno minando la sopravvivenza stessa della Terra, almeno così come la conosciamo. Oggi più che mai occorre pensare a soluzioni concrete che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività antropiche: riducendo le emissioni, promuovendo le fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza, abbandonando il modello di sviluppo del ‘business as usual’ a favore della green economy e di uno sviluppo davvero sostenibile, incentivando forme di economia circolare con il riuso dei materiali e la riduzione drastica della produzione di rifiuti, la conservazione delle risorse naturali e dei suoli, la cessazione dello sfruttamento intensivo di habitat vergini’.

Non si tratta solo di difendere il pianeta ma della grande possibilità di produrre ricchezza senza danneggiare le risorse fondamentali per l’esistenza dell’umanità. Dobbiamo farlo per noi stessi e per le generazioni che verranno dopo di noi. Ambiente e sviluppo devono stare insieme, superando le antiche contrapposizioni che hanno segnato il passato; e’ una sfida per i governi, per le imprese e per tutti i cittadini”.

 

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L’AMBIENTE, LA SINISTRA, IL FUTURO
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