(Roma, 12 luglio 2017) “Fa bene il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dal vertice dei Balcani di Trieste, a richiamare il tema della coesione e della responsabilità di tutta l’Unione Europea sulla questione dei migranti, che non può essere un onere a carico solo dei paesi naturalmente più esposti”.
“Occorre ricordare, come spesso fatto dall’Italia nelle più alte sedi internazionali, che il tema della migrazioni incrocia anche la minaccia del cambiamento climatico già in atto a livello globale. Non sono infatti solamente le guerre a far scappare migliaia di donne, uomini e bambini ma le conseguenze dei mutamenti climatici che spesso si traducono in siccità, carestie, conflitti per l’accesso a risorse primarie come l’acqua e il controllo dell’uso del suolo”. Lo afferma Chiara Braga, deputata comasca del Partito Democratico e componente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.
“Proprio oggi – continua Chiara Braga – la Caritas ci ricorda che sono decine di milioni le persone che in Africa soffrono per la mancanza di cibo e acqua a causa della siccità endemica, specie in Etiopia, Kenya, Congo, Somalia, Sudan, Nigeria, Uganda. Il Partito Democratico è da tempo convinto che le dinamiche economiche, demografiche, ambientali e politiche dell’Africa sono destinate a produrre forti ricadute sul resto del mondo, in primis nel Mediterraneo, per questo con il progetto di legge AC 4531, meglio conosciuto come “Africa Act”, a prima firma della collega Lia Quartapelle e di cui sono cofirmataria, propone – proprio a sostegno dell’azione del Governo Italiano – un pacchetto di interventi per rilanciare le relazioni Italia-Africa negli ambiti della formazione e della cultura, della crescita economica e del lavoro, della sicurezza e del contrasto ai cambiamenti climatici”.