(Roma, 10 aprile 2017) “Sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici e della transizione energetica l’amministrazione Trump impedisce agli Stati Uniti di assumersi le responsabilità proprie di una grande potenza. Il G7 Energia, tenutosi ieri ed oggi a Roma, aveva tra gli obiettivi di fronteggiare le emergenze globali, proseguendo nella riduzione della CO2 nel solco degli impegni assunti alla COP21″.
“Tuttavia, le nuove politiche di Trump giocano al ribasso, con posizioni isolazioniste e antistoriche, che hanno impedito l’adozione di una dichiarazione congiunta condivisa invece da tutte le altre sei grandi potenze del G7″.
“La miopia di Trump danneggia gli interessi globali e in particolare di chi abita le aree del pianeta più esposte ai cambiamenti climatici: milioni di donne, uomini e bambini costretti a fuggire in ragione delle sempre più imprevedibili e devastanti calamità naturali. Secondo degli studi delle Nazioni Unite, se non saremo capaci di assicurare interventi e investimenti incisivi in ambito energetico ed ambientale, nel giro di alcuni decenni conteremo altre centinaia di milioni di profughi climatici. Trump continua a lanciare proclami per la costruzione di muri e a firmare decreti per i respingimenti. Noi crediamo che sarebbe meglio lavorare con determinazione per una strategia sullo sviluppo sostenibile”. Così assieme Chiara Braga, già responsabile Ambiente della segreteria PD assieme a Lia Quartapelle, capogruppo PD in commissione Esteri alla Camera.