Lo scorso 22 marzo 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPR del 13 febbraio 2017, n. 31 contenente il “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzato ria semplificata”, di cui sono stata relatrice in Commissione Ambiente per il parere di competenza della Camera dei Deputati.
Tale Regolamento provvede a liberalizzare e semplificare le procedure riferite a una serie di interventi edilizi di minore entità fino ad oggi sottoposti al rilascio obbligatorio dell’ordinaria autorizzazione paesaggistica. Obiettivi raggiunti agendo su un doppio binario: da un lato prevedendo nuove tipologie di interventi liberi, cioè non assoggettati ad alcuna autorizzazione paesaggistica; dall’altro, indicando i casi in cui è sufficiente un procedimento semplificato in sostituzione di quello ordinario.
Da oggi, giovedì 6 aprile 2017, infatti, giorno dell’entrata in vigore del Regolamento, 31 interventi edilizi dettagliatamente elencati nell’allegato A del decreto, saranno completamente esclusi dall’obbligo di autorizzazione paesaggistica. Tra questi rientrano, ad esempio, le opere interne anche con modifica della destinazione d’uso, le installazioni di tende o insegne commerciali, l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici, la sostituzione di cancelli, recinzioni e muri di cinta, la messa in sicurezza statica e sismica degli edifici, la manutenzione di marciapiedi, banchine stradali, aiuole, componenti di arredo, nel rispetto del contesto, la realizzazione di strutture temporanee su suolo pubblico, privato o di uso pubblico, per eventi inferiori a 120 giorni.
Mentre per altre 42 tipologie di lavori “di lieve entità”, descritte nell’allegato B del decreto, verrà applicato un iter semplificato, più rapido, basato su modelli di richiesta standard, per i quali è prevista una risposta entro il termine tassativo di 60 giorni. Tra i principali interventi sottoposti a regime semplificato figurano: le opere che comportano aumenti di volume fino al 10% degli edifici senza alterare le caratteristiche del fabbricato, gli interventi antisismici, di miglioramento energetico o anti barriere-architettoniche, la realizzazione di tettoie, porticati, chiostri da giardino permanenti con superficie inferiore a 30mq. Il regime semplificato verrà applicato anche le domande di rinnovo per le autorizzazioni scadute da non più di un anno.
Tutte le istanze dovranno essere presentate agli sportelli unici per l’edilizia (Sue) o delle attività produttive (Suap).
Un provvedimento importante, atteso da tempo, maturato attraverso un lungo confronto svolto dal Ministero dei Beni culturali con l’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio.
Una misura che non abbassa il livello della tutela paesaggistica ma che opera nella giusta direzione di snellire concretamente l’iter procedurale per la realizzazione di opere di nullo o minore impatto sul paesaggio, con ricadute certamente positive per i cittadini, le amministrazioni locali, i professionisti e tecnici.