(Roma, 29 marzo 2017) “Questa legge arriva all’approvazione dopo tre anni, una larga mobilitazione da parte di associazioni dedicate alla tutela dei minori, di Sindaci e Amministratori impegnati in prima linea per trovare soluzioni.” Lo dichiarano i deputati comaschi del Partito Democratico Chiara Braga e Mauro Guerra dopo il via libera definitivo dell’Aula della Camera alle norme volte a proteggere i minori stranieri non accompagnati“.
“Con questa legge– spiegano i deputati comaschi – dotiamo l’Italia di un sistema stabile ed efficace di protezione, che traccia una strada importante soprattutto per una legislazione europea capace finalmente di attuare il disegno di integrazione politica e di gestione unitaria di temi così delicati e importanti come quelli dell’emergenza umanitaria e dell’accoglienza. Non a caso infatti sono i minori stranieri non accompagnati i soggetti più vulnerabili di quel flusso migratorio che sta da anni investendo l’Europa; sono loro che fuggendo da guerre e violenze rischiano, in assenza di un efficace sistema di protezione, di cadere nella crudele rete dello sfruttamento minorile, della tratta, dell’assoggettamento alla criminalità organizzata”.
“Nel corso del 2016 – continuano Braga e Guerra, entrambi firmatari, tra l’altro, di una interrogazione rivolta, qualche settimana fa, al Presidente del Consiglio e ai ministri degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e degli Interni riguardante la grave questione dei respingimenti collettivi, soprattutto nei confronti di minori non accompagnati, vietati dalla normativa europea e internazionale, effettuati sul confine tra Italia e Svizzera dalle autorità elvetiche – sono sbarcati sulle nostre coste 25.846 minori stranieri non accompagnati. Nel territorio comasco, si contano circa 250 minori presi in carico da Comuni e assistiti in strutture. Un dato che però cresce a dismisura se si considera il numero dei minori stranieri soli transitati sul territorio comasco per cercare di raggiungere il nord Europa passando per la vicina Svizzera”.
Secondo quanto emerso dal rapporto di agosto 2016 sulle riammissioni di cittadini stranieri alla frontiera di Chiasso, elaborato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), e dalle informazioni acquisite dalla Commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza ed espulsione, nel periodo ricompreso tra il 1 di maggio e il 30 settembre 2016 gli arrivi certificati di cittadini stranieri in territorio svizzero sarebbero stati più di 21.500, di cui 6.900 minori, mentre le riammissioni semplificate effettuate dalle autorità svizzere verso il confine italiano sono state 9.440, 2.361 delle quali hanno riguardato minori stranieri non accompagnati.
“Il provvedimento – spiegano i deputati comaschi – nei suoi primi articoli definisce questa categoria di soggetti vulnerabili e tra le varie misure, prevede la possibilità di affidamento familiare rispetto al ricovero in strutture di accoglienza, risorse certe per i Comuni che aderiscono allo SPRAR con particolare attenzione ai minori, l’albo dei tutori volontari selezionati e adeguatamente formati, misure di accompagnamento verso la maggiore età che vedono il coinvolgimento di associazioni e della comunità, disciplina di due tipologie di permesso di soggiorno ‘per minore età’ e ‘per motivi familiari’, il diritto alla salute e alla istruzione con percorsi specifici e adeguati. Viene posta particolare attenzione ai minori vittime di tratta e richiedenti protezione internazionale.
“Questa legge su cui si è costruita una condivisione larga in Parlamento – solo la Lega Nord ha votato contro mentre Forza Italia, dopo aver condiviso tutto il percorso fatto, per ragioni meramente politiche ha deciso di astenersi – riconosce dignità all’infanzia e al minore, nel momento in cui è più fragile. Con questa legge abbiamo cercato di dare una risposta umanitaria al dramma dei minori stranieri non accompagnati; una legge di civiltà, di cui come parlamentari del PD, siamo particolarmente orgogliosi”.
Qui il testo della legge sui minori stranieri è stato approvato in via definitiva alla Camera con 375 voti a favore, 13 contrari (Lega Nord) e 41 astenuti (FI ed altri).