L’Aula del Senato con 181 sì, 2 no e 16 astenuti ha approvato definitivamente la legge per la limitazione degli sprechi alimentari. Un provvedimento che nasce su iniziativa del PD raccogliendo oltre dieci disegni di legge alla Camera, tra cui quelli di Chiara Gadda e Donata Lenzi in particolare.
Lo spreco alimentare vale nell’Ue 143 miliardi di euro all’anno, per 173 Kg procapite di cibo buttato. Il 70% dello spreco europeo deriva dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. Il 20% del cibo prodotto in Europa finisce per diventare spreco alimentare. In Italia, secondo i dati di Coldiretti gli sprechi alimentari costano al nostro paese 12,5 miliardi di euro persi per il 54% nel consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione.
La finalità della provvedimento è quella di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici ed altri. Tra gli obiettivi principali ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per l’assistenza agli indigenti. Allo stesso tempo si favorisce il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire i consumi alimentari in eccesso. Un fatto reale e concreto, parte dell’eredità di Expo Milano 2015 e dell’impegno assunto dall’Italia nel sottoscrivere la Carta di Milano, nella lotta contro la povertà alimentare che passa anche attraverso la riduzione degli sprechi e l’aumento dell’assistenza attraverso la distribuzione e la donazione di queste eccedenze alimentari e farmaceutiche ai soggetti indigenti e più bisognosi.
In allegato il testo della legge contro gli sprechi alimentari e il dossier a cura dell’Ufficio documentazione e studi del Gruppo DeputatiPD