(Roma, 01 agosto 2016) “Sarebbe un fatto gravissimo se domani l’Assemblea Regionale Siciliana approvasse l’emendamento del deputato trapanese Girolamo Fazio proposto per sanare anche gli abusi edilizi, realizzati nella fascia dei 150 metri dalla costa. La Regione Siciliana non può utilizzare grandi risorse locali, nazionali e comunitarie per promuovere il suo turismo e la sua sterminata bellezza e poi autorizzare simili “deregulation”, peraltro criminogene”. Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico, commentando la votazione sull’emendamento sana abusi a prima firma del deputato regionale Fazio previsto in votazione domani all’ARS di Palermo.
“E’ infatti dimostrato – spiega Chiara Braga – che i condoni aumentano nel corso degli anni gli stessi reati ambientali precedentemente “sanati” e tali politiche demagogiche sono in contrasto stesso con la tutela dell’ambiente e la prevenzione dal dissesto di cui la Sicilia ha peraltro estremo bisogno. Negli armadi degli Uffici urbanistici siciliani giacciono ad oggi 770 mila richieste di condono edilizio, di cui 28.043 inevase dal 1985, 12.627 dal 1994 e 13.121 dal non meno lontano 2003. Non si dimentichino poi le alluvioni di Giampilieri nel 2009, di Barcellona Pozzo di Gotto nel 2011, le cui concause sono date proprio dall’incuria e dall’abusivismo in quei territori o, ad esempio, la frana di Scillato sulla A19 che divise in due l’isola. La mia attenzione sulla vicenda – conclude Chiara Braga – di cui è già al corrente anche il Ministro Galletti, sarà massima”.
ABUSIVISMO, SICILIA: “No ad emendamento sana abusi in Sicilia”