(Roma, 06 luglio 2016) Dal ‘Rapporto Ecomafia 2016 – Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia‘ di Legambiente, presentato ieri mattina in Senato, emerge un’inversione di tendenza positiva sul fronte del contrasto all’illegalità ambientale. In particolare, dopo l’approvazione della legge 68/2015 che ha introdotto nuove fattispecie di delitti ambientali nel codice penale quali inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento di controllo e omessa bonifica. Un primo importante e storico passo anche se siamo consapevoli che l’illegalità ambientale è ancora un fenomeno grave e preoccupante, soprattuto in alcune aree del Paese. Tuttavia nel 2015 diminuiscono gli illeciti ambientali accertati, così come scende anche il business delle ecomafie valutato in 19,1 miliardi di euro, quasi tre miliardi in meno rispetto all’anno precedente (22 miliardi). Numeri e risultati che raccontano il lento ma grande cambiamento che ha preso il via nel 2015, con l’approvazione della legge sugli ecoreati, e che continua nel 2016, anno in cui si cominciano a raccogliere i primi frutti di un’azione repressiva più efficace, finalmente degna di un paese civile che punisce davvero chi inquina, ma anche gli effetti di norme che hanno un grande valore deterrente e di prevenzione.

Oltre al collegato ambientale, alla legge sugli ecoreati, strumento fondamentale di contrasto all’illegalità ambientale, qualche settimana fa alla Camera abbiamo approvato via definitiva la riforma delle Agenzie ambientali regionali (le Arpa), dando all’Istituto di ricerca ambientale (Ispra) un ruolo centrale di coordinamento, in modo da rafforzare la prevenzione e i controlli ambientali renendoli più efficaci, trasparenti, omogeniei; mentre stiamo lavorando per portare a termine la legge sul consumo di suolo, quella contro le agro mafie, la legge sulla demolizione dei fabbricati abusivi, le norme contro la corruzione, il nuovo Codice appalti, la riforma della giustizia.

Tutte iniziative che danno il senso del lavoro che in questa legislatura il Partito Democratico e il Governo stanno mettendo in campo sul fronte della legalità e della tutela dell’ambiente. E i risultati si cominciano a vedere, anche grazie al lento ma decisivo cambiamento culturale che coinvolge sempre più le imprese e i cittadini nel loro rapporto con l’ambiente in cui vivono e lavorano. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma la direzione è quella giusta. E per sapere dove andare è utile anche tenere bene a mente, magari con un po’ di orgoglio, i passi che abbiamo fatto fin qui. ‪#‎PDAmbiente‬

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#PDAMBIENTE, RAPPORTO ECOMAFIA, “Inversione di tendenza positiva. Grazie al lavoro Gruppo PD e Governo i risultanti cominciano a vedersi”
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