(Ravenna, 24 agosto 2019) – Tre campi da calcio al minuto. Il fumo e gli incendi ben visibili anche dallo spazio, catturati dalle immagini scattate dai satelliti Sentinel 3, del programma europeo Copernicus, e Suomi della Nasa. 

L’Amazzonia brucia. E il Governo di un grande Paese come il Brasile guidato da Bolsonaro che nega i cambiamenti climatici, avalla la devastazione con il fuoco della Foresta Amazzonica.

La più grande riserva di biodiversità al mondo sotto attacco, l’ecosistema globale a rischio: la comunità internazionale ha il dovere di intervenire. Non possiamo rimanere inermi.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto “profondamente preoccupato. Nel mezzo della crisi climatica globale, non possiamo permetterci più danni a un’importante fonte di ossigeno e biodiversità. L’Amazzonia deve essere protetta”.

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto ai colleghi riuniti nel G7 a Biarritz nel discorso di apertura del vertice una “mobilitazione di tutte le potenze” contro gli incendi in Amazzonia.

Questa è la grande emergenza di cui tutti, a partire dai “potenti” della Terra, dovremmo occuparci se davvero la vogliamo salvare.

Il PD si mobilita a partire dalla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna che stasera proprio con il dibattito sui cambiamenti climatici e l’ambiente lancerà una mobilitazione nazionale con la nostra petizione Una, o Nessano.

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L’AMAZZONIA BRUCIA: “Non possiamo rimanere inermi”
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