(Roma, 4 maggio 2018) Un Paese diviso in due, nella raccolta differenziata: il Nord d’Italia con una media del 64% e quasi tutte le province sopra il 50%, mentre il Sud con situazioni fortemente arretrate non raggiunge la media del 38%. Al Nord il 69% dei rifiuti è avviato a trattamento negli impianti di recupero energetico, al Sud il 62% viene conferito in discarica. Con un paradosso: dove il servizio è peggiore la spesa media annuale per famiglia è più elevata. In media nel 2017 la spesa di una famiglia tipo (3 persone che vivono in 100mq) è stata al Nord di 271 euro, al Centro di 353 euro e di 363 al Sud. Mentre la stima del fabbisogno nazionale di investimenti in raccolta differenziata e nuovi impianti è valutata dal dossier in circa 4 miliardi di euro.

E’ questa la fotografia del settore rifiuti urbani scattata dal Green Book 2018, realizzato per Utilitalia dalla Fondazione Utilitatis in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, presentato pochi giorni fa a Roma. Il Green Book arriva a pochi giorni dall’approvazione del Parlamento europeo del pacchetto UE “economia circolare”, frutto di un accordo raggiunto dalle istituzioni europee. Le nuove regole stabiliscono che entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare il 10% del totale. Un punto di partenza per una sfida impegnativa volta a considerare i rifiuti non solo come un problema ma come una risorsa.

 

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RIFIUTI, RACCOLTA DIFFERENZIATA 64% AL NORD, 38% AL SUD