(Roma, 16 maggio 2017) “Nel secondo anniversario di approvazione della legge che introduce nel Codice penale nazionale norme specifiche contro gli ecoreati si può affermare con chiarezza che questa legge sta producendo i frutti sperati e rende il nostro Paese all’avanguardia tra i Paesi europei per la repressione dei reati commessi contro l’ambiente.Lo dovevamo a quei territori e a quelle persone che in questi anni hanno pagato un prezzo molto alto all’inquinamento prodotto da disastri ambientali troppo spesso rimasti impuniti. La legge, oltre a migliorare l’efficacia degli strumenti penali a tutela dell’ambiente, sta svolgendo un’importante funzione di prevenzione ed orientamento dei comportamenti, mettendo in moto un processo virtuoso”.
“Nel 2016 la nuova legge sugli ecoreati ha infatti consentito di sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro e di sanzionare 574 “ecoreati” – più di uno e mezzo al giorno – di cui 173 hanno riguardato specificamente i nuovi delitti, ovvero il 30% del totale”.
“Nell’attento lavoro di monitoraggio presentato oggi da Legambiente e parallelamente svolto  dal Ministero della Giustizia e dalla Commissione “ecomafie” emerge la centralità degli elementi di conoscenza e competenza,  necessari per rafforzare la tutela del bene comune che è l’ambiente in cui viviamo noi tutti.” Cosi commenta oggi l’on.Chiara Braga, deputata comasca del PD e già responsabile nazionale Ambiente, a latere del convegno promosso da Legambiente al Senato della Repubblica in occasione del secondo anniversario della approvazione della legge contro gli “ecoreati”‘.
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ECOREATI: “Legge ecoreati: un modello efficace per legislazione ambientale”
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