A proposito della cancellazione da parte del Presidente Trump del Clean power plan di Obama, segnalo questo interessante articolo di Bianca Rondolino, pubblicato qui su  INcammino, il futuro prima o poi torna oggi, giovedì 30 marzo 2017.

Circondato da un gruppo di minatori di carbone, il presidente Trump ha firmato martedì l’ennesimo ordine esecutivo mirato a smantellare i più significativi risultati dell’amministrazione di Obama. Primo passo verso la rinascita dell’industria del carbone – una delle promesse elettorali di Donald Trump -, quest’ultimo ordine esecutivo annulla tutti i provvedimenti e gli impegni presi da Obama per combattere il cambiamento climatico. Mentre il 97% della comunità scientifica internazionale sostiene che il riscaldamento globale sia causato dall’uomo, Trump pensa invece che sia “una truffa inventata dai Cinesi” e ha reso questa posizione la politica ufficiale degli Stati Uniti.

Il Clean Power Plan

L’ordine esecutivo stabilisce che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (l’EPA) ritiri e riscriva il Clean Power Plan, il piano di Obama che prevedeva la chiusura e lo smantellamento di centrali a carbone in favore di centrali solari, nucleari ed eoliche. Questo piano era stato messo in atto in seguito agli accordi sul clima firmati a Parigi nel 2015, secondo cui tutti i Paesi partecipanti si impegnavano ad impedire che il pianeta si riscaldi di ulteriori 3.6 gradi, livello al quale, secondo gli scienziati, la Terra diventerebbe irrevocabilmente un luogo di alluvioni, fortissime siccità, aumento del livello del mare e grave carenza di cibo. Il Clear Power Plan avrebbe fatto sì che l’America – in cima alla classifica dei paesi più inquinanti insieme a Cina e India – mantenesse il proprio impegno, ovvero riducesse le proprie emissioni del 26% entro il 2025.

Nonostante Trump abbia il totale appoggio dei membri della propria amministrazione (non dimentichiamoci che Scott Pruitt, prima di diventare capo dell’EPA, ha denunciato l’Agenzia ben 14 volte), portare a termine questo ordine esecutivo non sarà facile. Per esempio, per eliminare il Clear Power Plan è necessario per legge che venga sostituito da un nuovo piano, che già 18 procuratori generali e 2 governatori hanno promesso di ostacolare.

“Una nuova era per l’energia, la produzione e la creazione di lavoro”

Trump sostiene che questo ordine esecutivo sia il primo passo verso l’indipendenza energetica degli Stati Uniti, e che creerà molti posti di lavoro. Entrambe le affermazioni sono false. Infatti, anche con il Clean Power Plan in atto, è previsto che gli Stati Uniti diventino esportatori di gas naturale entro il 2018. L’oleodotto Keystone XL che Trump ha approvato, invece, trasporterà petrolio straniero dentro gli Stati Uniti. (I due oleodotti che Trump ha approvato non porteranno “migliaia e migliaia di posti di lavoro”, ma, secondo un report del Dipartimento di Stato, saranno in tutto 75.)

“Una nuova era per l’energia, la produzione e la creazione di lavoro”. Trump, insomma, ha deciso di cedere la leadership americana nella lotta contro il riscaldamento climatico e di dare invece priorità all’industria e al lavoro. Firmando questo ordine esecutivo ha detto ai minatori e agli amministratori delegati che lo circondavano: “Sapete questo cosa significa, ragazzi? Che tornerete presto a lavoro”.

Ma non sarà così. L’ascesa delle energie rinnovabili ha reso, negli ultimi anni, la produzione di carbone poco economicamente sostenibile. Oltre a questo, la maggior parte delle attività estrattive vengono in ogni caso eseguite da macchinari. La riapertura di queste centrali non darebbe lavoro alle migliaia di persone che lo hanno perso, e in compenso renderebbe il carbone ulteriormente inflazionato.

Ciò che è peggio, forse, è l’effetto domino che questa mossa potrebbe avere a livello internazionale. Il ritiro, di fatto, degli impegni presi a Parigi nel 2015 da parte degli Stati Uniti potrebbe portare, secondo molti diplomatici e scienziati, a una corrispondente retromarcia anche da parte di Cina e India, due paesi già molto restii nelle trattative con Obama.

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AMBIENTE, Trump cancella il Clean power plan di Obama