(Roma, 23 luglio 2024) – Con una mossa inattesa il Governo ha rimosso dall’incarico il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per mettere al suo posto il Commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano. Un nome, quest’ultimo, nelle grazie della premier Giorgia Meloni e del sottosegretario Alfredo Mantovano. La novità è stata comunicata in Consiglio dei ministri da Nello Musumeci che ha svolto un’informativa a riguardo.

Si tratta di un cambio “improvviso e immotivato”. Ci sono ruoli che andrebbero preservati da logiche spartitorie e simpatie politiche. Ci sono funzioni che non si costruiscono in un giorno e che richiedono esperienze specifiche e sul campo. Una di questa è proprio la Protezione civile, un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo.

In questi anni il Dipartimento ha dato prova di saper gestire in modo impeccabile le situazioni di emergenza che hanno colpito il nostro Paese, dai terremoti alle alluvioni, all’emergenza sanitaria, con uno spirito di piena collaborazione istituzionale e di vicinanza ai cittadini. Quel modello va preservato, per il suo valore e per la certezza dei cittadini di poter contare su un sistema integrato sul territorio, guidato da persone esperte e capaci come è accaduto in questi anni sotto la guida dell’ing. Curcio. Il Governo Meloni invece continua a perseguire logiche di appartenenza per istituzioni che richiederebbero solo preparazione e competenze, rischiando di stravolgere un modello che deve invece essere difeso e rafforzato in primis dal ministro Musumeci che in due anni ha dato pessima prova di sé e che ora dovrà spiegare al Paese le ragioni di scelte incomprensibili.

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PROTEZIONE CIVILE: “Cambio al vertice improvviso e immotivato”