(Roma, 10 aprile 2019) – “Sono passate 3 settimane dall’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto cosiddetto Sblocca Cantieri, ma del provvedimento a cui maggioranza e Governo attribuivano con enfasi effetti miracolosi non c’è ancora traccia“. Lo dichiara la deputata comasca, capogruppo PD in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, Chiara Braga.

“Eravamo forse stati facili profeti nell’affermare che nessuna delle misure contenute in quel testo sarebbe servita a sbloccare i cantieri fermi, fra l’altro per responsabilità dello stesso Governo, e a rilanciare investimenti”.

“Nel territorio comasco, ad esempio – continua la Braga -, ci sono ancora molte opere che attendono di essere realizzate, dalla tangenziale alla variante della Tremezzina per la quale aspettiamo speranzosi, venerdì prossimo, il pronunciamento definitivo da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici“.

“E’ di fondamentale importanza per il territorio comasco, così come più volte ribadito dalle associazioni di categoria comasche, tra l’altro promotrici e firmatarie, insieme alle rappresentanze dei sindacati, di un documento-appello rivolto al Governo sulla necessità di dare seguito ad un sistema di opere anche locali adeguate, poter contare su infrastrutture moderne ed efficienti in grado di rappresentare una ‘porta per l’Europa’ e di potersi così connettere lungo i corridoi europei plurimodali della rete transeuropea dei trasporti. Ad oggi purtroppo nessun fatto concreto”.

“L’unica cosa certa, se fossero confermate le anticipazioni di questi giorni, è che nessuna delle norme dello Sblocca Cantieri consentirà di far davvero ripartire gli investimenti ma poterà a cedimenti gravi sul piano della trasparenza e della concorrenza, come denunciato con forza da Sindacati del settore”.

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SBLOCCA CANTIERI: “Dell’urgentissimo decreto non c’è traccia. Che fine ha fatto?”
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