(L’Aquila, 6 aprile 2019) – Dolore e commozione ma anche un messaggio di speranza e voglia di riscatto: una comunità ancora ferita che ha espresso, ancora una volta, la volontà di un futuro di svolta, partecipando in massa, circa 15mila persone, la scorsa notte alla fiaccolata silenziosa per il decennale del sisma del 6 aprile 2009 che, alle 3,32, ha colpito L’Aquila e altri 57 Comuni causando 309 morti, 1500 feriti, oltre alla distruzione di case e monumenti. L’auspicio, forte, per una completa ricostruzione infrastrutturale, sociale ed economica, è risuonato per tutta la giornata e nei molti eventi commemorativi soprattutto dai familiari delle vittime.

“Il terremoto del 6 aprile del 2009 – scrive in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – provocò morte e distruzioni, colpì al cuore l’intero Paese, lasciò segni profondi e dolorosi che il tempo e l’impegno umano hanno in parte lenito ma mai potranno cancellare. Nel giorno del decennale il primo pensiero va alle vittime, al lutto straziante dei familiari, ai tanti sfollati, alle molteplici ferite inferte alle comunità. La Repubblica non dimentica. E, personalmente, desidero rinnovare ai cittadini di tutti i comuni colpiti i miei sentimenti di vicinanza e solidarietà”.

“La ricostruzione resta una grande sfida nazionale è affidata alla responsabilità delle Istituzioni, a tutti i livelli, che devono assicurare sostegno ai progetti, certezza e continuità nelle risorse, trasparenza nella gestione. Ma la ricostruzione avrà pieno successo se renderà protagoniste le comunità locali, se rigenererà le reti sociali e i luoghi dove si trovano le radici della vita civile”. […] I giovani de L’Aquila e dei comuni colpiti dal terremoto del 2009 hanno diritto alla rinascita delle loro città, dei paesi, delle comunità. Pensare al domani, e non soltanto all’oggi, è il nostro impegno davanti alle nuove generazioni. Lo dobbiamo ai giovani de L’Aquila anche ricordando quei ragazzi della Casa dello Studente, a cui il sisma spezzò i progetti di vita, e che nella memoria del Paese rappresentano ancora oggi il segno più penoso della tragedia del 6 aprile. Dare un degno futuro ai giovani è il traguardo più ambizioso del cammino di ricostruzione da percorrere”.

“Prego per tutte le vittime di quella tragedia e per le loro famiglie. Vi assicuro – ha detto Papa Francesco – che accompagno, con viva partecipazione, il faticoso cammino che vi impegna a ricostruire, bene, rapidamente e in maniera condivisa, gli edifici pubblici e privati, come anche le chiese e le strutture aggregative”.

E ieri da L’Aquila è partita la campagna #SicuriPerDavvero lanciata da ActionAid con l’obiettivo di sensibilizzare e chiedere al Governo di varare una legge quadro su ricostruzioni, modalità di monitoraggio più efficaci, prevenzione e mitigazione del rischio.

Il PD in questa partita c’è e ci sarà.

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TERREMOTO, L’AQUILA, 10 ANNI DOPO, ANCORA FERITA
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